Una vicenda autobiografica, toccante e poetica, l’incontro casuale o forse no, con una bambina morta nel 1883, che avrà l’effetto di un terremoto, prima nella vita di un adolescente, poi dell’uomo e del professionista.
Attraverso la ricerca delle radici dei protagonisti, la costruzione dell’Europa è come un flusso continuo di diversità, che comincia molto prima di noi, qualcosa che ci portiamo nel Dna.
Un racconto di formazione, che è anche quella di un continente, determinato e alimentato da persone che migrano, mosse da pretesti e ansie singolari.
Come l’autore, che giovanissimo, lascia la sua città in Sicilia per cercare fortuna al Nord. Come i nonni della piccola Henriette, facoltosi commercianti che, partiti da Copenaghen nella prima metà dell’Ottocento, impiantarono una fiorente attività nella città sullo Stretto.
Qui i destini di questa famiglia si incroceranno con quello dell’autore, influenzandone, malgrado i diversi piani temporali, il percorso esistenziale, attraverso circostanze sorprendenti, quasi mosse da fili misteriosi.
Attraverso la ricerca delle radici dei protagonisti, la costruzione dell’Europa è come un flusso continuo di diversità, che comincia molto prima di noi, qualcosa che ci portiamo nel Dna.
Un racconto di formazione, che è anche quella di un continente, determinato e alimentato da persone che migrano, mosse da pretesti e ansie singolari.
Come l’autore, che giovanissimo, lascia la sua città in Sicilia per cercare fortuna al Nord. Come i nonni della piccola Henriette, facoltosi commercianti che, partiti da Copenaghen nella prima metà dell’Ottocento, impiantarono una fiorente attività nella città sullo Stretto.
Qui i destini di questa famiglia si incroceranno con quello dell’autore, influenzandone, malgrado i diversi piani temporali, il percorso esistenziale, attraverso circostanze sorprendenti, quasi mosse da fili misteriosi.