Irena è una giovane donna costretta a migrare, a causa della crisi economica del suo paese natio, a Lubiana, città ricca di storia, vivace e piena di attrazioni. Determinata a cogliere ogni opportunità per una nuova vita, trova un buon lavoro e si trasferisce al civico 15 di Ulica Kristanova. Parrebbe l’inizio di un futuro idilliaco finché terribili incubi cominciano a tormentarla ogni notte.
Dall’invasione di sangue nella sua casa a voci misteriose che recitano versetti dell’Apocalisse, sommovendo forze archetipe primordiali, alla ricerca di un’entità diabolica menzognera e astuta, che cerca di trascinare l’uomo verso il mondo degli inferi, passando per le antiche glorie di ordini monastici e un inquietante passato della città in riva alla Ljubljanica, Irena si inoltrerà nel passato, avvalendosi di medium, preti, consulenti geo-biologici e burocrati, indomita, decisa a tutto per salvarsi dalla possessione. Amori dannati, fulminanti manoscritti, donne temibili e ambigue, omertosi silenzi, visioni spaventose e malefici attraversano la storia di Lubiana, apparentemente ignara di quanti tormenti si annidino nelle sue viscere, nei suoi territori carsici scavati dall’acqua, tra le sue graziose stradine, i suoi caffè, le sue passeggiate all’ombra di signorili case ottocentesche.
Una mise en place che suscita emozione, orrore, raccapriccio, ma che inchioda il lettore al testo fino all’ultima pagina.
Dall’invasione di sangue nella sua casa a voci misteriose che recitano versetti dell’Apocalisse, sommovendo forze archetipe primordiali, alla ricerca di un’entità diabolica menzognera e astuta, che cerca di trascinare l’uomo verso il mondo degli inferi, passando per le antiche glorie di ordini monastici e un inquietante passato della città in riva alla Ljubljanica, Irena si inoltrerà nel passato, avvalendosi di medium, preti, consulenti geo-biologici e burocrati, indomita, decisa a tutto per salvarsi dalla possessione. Amori dannati, fulminanti manoscritti, donne temibili e ambigue, omertosi silenzi, visioni spaventose e malefici attraversano la storia di Lubiana, apparentemente ignara di quanti tormenti si annidino nelle sue viscere, nei suoi territori carsici scavati dall’acqua, tra le sue graziose stradine, i suoi caffè, le sue passeggiate all’ombra di signorili case ottocentesche.
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