Essere mamme oggi, tra speranze, desideri, felicità, ma anche dubbi, incertezze e momenti di crisi. Perché la maternità è un viaggio di trasformazione da affrontare, come le autrici, con coraggio e ironia: una ricetta infallibile! Dall'esperienza della seguitissima testata online A tutta mamma!... e non solo, un libro - con la prefazione di Simonetta Agnello Hornby - che parla di maternità con schiettezza e il sorriso sulle labbra La chiamavano maternità è una fitta corrispondenza semiseria che, pur comprendendo l'intero universo di due donne adulte ha un'unica e salda linea guida: la loro prole. "La maternità è il più bel punto di non ritorno": in queste parole infatti la giornalista Maristella Panepinto, fondatrice con l'amica e storica dell'arte Laura Ruoppolo del progetto A tutta Mamma!, condensa il suo punto di vista sulla maternità. Un'esperienza forte, un caleidoscopio di sentimenti, una pietra miliare nella vita di moltissime donne: essere mamma è tutto questo e anche molto altro, è bellezza e dolore, entusiasmo e stanchezza cronica, desiderio di stare "appiccicati" al proprio pargoletto ma anche voglia di approdare su un'isola deserta. Il libro parla con autenticità, dolcezza e ironia della maternità, sfuggendo agli stereotipi melensi e venendo a patti con l'inevitabile somma di sentimenti, che a volte non si allineano tra loro, che ogni madre affronta. Un libro per mamme che non pretendono di essere perfette, ma che accettano con serenità la propria umanissima e fisiologica imperfezione: perché, per le autrici, se c'è una certezza nella maternità, è proprio l'imperfezione, che rende unica ciascuna madre.
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