Pubblicato nel 1936, è una messa a fuoco di tematiche poco visitate in precedenza (il cancro, la sessualità femminile, la scrittura delle donne). Si configura un romanzo della modernità non solo per i temi trattati ma soprattutto per l’espressione di irrequietezze, sia esistenziali che estetiche.
La complessità degli atteggiamenti della protagonista del romanzo, Maria Concezione, nei confronti del suo male e i molteplici punti di vista nei confronti dei mali del mondo, offrono un paradigma variegato della religiosità di Grazia Deledda.
La religiosità, ma anche l’amore, il tempo e la morte sono i temi dell’opera, strettamente intrecciati fra loro.
La complessità degli atteggiamenti della protagonista del romanzo, Maria Concezione, nei confronti del suo male e i molteplici punti di vista nei confronti dei mali del mondo, offrono un paradigma variegato della religiosità di Grazia Deledda.
La religiosità, ma anche l’amore, il tempo e la morte sono i temi dell’opera, strettamente intrecciati fra loro.