Da una coproduzione fra il Mozart Opern Institut , l'Università Mozarteum di Salisburgo e la Scuola di Musica di Fiesole Fondazione O.N.L.U.S. è nata la rappresentazione fiesolana de La clemenza di Tito , dramma serio per musica in due atti di Caterino Mazzolà, con musica di Wolfgang Amadeus Mozart. Questo lavoro, l'ultimo infatti nella produzione operistica di Mozart, se si esclude il Flauto Magico, propriamente un Singspiel, tratta dell'Imperatore romano Tito Flavio Vespasiano (39-81 d.C.) e del suo esemplare governo, ed è appunto adattissima per un allestimento in un teatro romano come quello di Fiesole, la cui costruzione risale più o meno a quell'epoca. Ma questa collaborazione, che non nasce solo per un fine interculturale coinvolgendo diverse istituzioni insieme a giovani studenti e musicisti di moltissime nazioni, ha anche un ulteriore scopo, cioè quello di ravvivare il legame storico-culturale che già da molti secoli unisce la Toscana e l'Austria. Infatti Leopoldo II, Sacro Imperatore Romano e Re Apostolico d'Ungheria (1747-1792), per la cui incoronazione come Re di Boemia nell'anno 1791 fu scritta La clemenza di Tito, fu per ben 25 anni Granduca di Toscana, facendo di questa regione, tramite le sue riforme illuministiche, un paese esemplare nella compagine europea.