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La Contessa Lara (eBook, ePUB) - Freschi Borghese, Maria
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Piero Barbèra nei Quaderni di memorie ci dice come la storica Badia Fiesolana verso il 1850 fosse stata divisa in quartierini più o meno piccoli, e affittati per la villeggiatura a prezzi irrisori, a otto o nove famiglie molto bene raccomandate all’arcivescovado fiorentino, a cui la Badia Fiesolana apparteneva. Fra i villeggianti c’era un certo Guglielmo Cattermole che invitava spesso Gaspero Barbèra, il quale conobbe proprio alla Badia Fiesolana il prete Giambattista Pierucci (di cui c’è un profilo nelle Memorie di un editore) con la sorellastra e una nipotina di diciassette anni. Questa…mehr

Produktbeschreibung
Piero Barbèra nei Quaderni di memorie ci dice come la storica Badia Fiesolana verso il 1850 fosse stata divisa in quartierini più o meno piccoli, e affittati per la villeggiatura a prezzi irrisori, a otto o nove famiglie molto bene raccomandate all’arcivescovado fiorentino, a cui la Badia Fiesolana apparteneva. Fra i villeggianti c’era un certo Guglielmo Cattermole che invitava spesso Gaspero Barbèra, il quale conobbe proprio alla Badia Fiesolana il prete Giambattista Pierucci (di cui c’è un profilo nelle Memorie di un editore) con la sorellastra e una nipotina di diciassette anni. Questa signorina divenne la moglie di Gaspero Barbèra e la madre di Piero e di Luigi, ora scomparsi, e di Gino, continuatore della bella e viva casa editrice, creata dal loro padre.
Strana gente i Cattermole. Il padre era venuto dalla Scozia dove s’era già creato una prima famiglia, poi una seconda. A Firenze in terze nozze sposò una bella signorina bionda, di nome Elisa e di cognome straniero – eccellente pianista – la cui madre si chiamava Antonietta Fanciullacci e parlava con forte accento romagnolo. Si sussurrava, dice Piero Barbèra, che un frate di San Marco avesse per la ragazza un affetto paterno. Ogni tanto andavano alla Badia Fiesolana anche i figli, diciamo così, scozzesi. Uno, figlio della prima moglie, si chiamava come il padre, Guglielmo. Aveva studiato a Firenze il violino alla grande scuola del Giorgetti, poi a Milano col celebre Bazzini, infine coi maggiori violinisti belgi.