Un nonno che, sollecitato dalla nipote, inizia a raccontare la storia di famiglia fin dove riesce a ricostruirla, o meglio: fin dove riesce a ricordarla, perché, come scrisse Gabriel Garcia Marquez, “la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”. Una nipote che non si limita ad ascoltare, ma incalza con le domande, si incuriosisce, si appassiona, si sente coinvolta. Così, accanto allo scorrere dei cosiddetti “grandi eventi” che costituiscono la storia, iniziale minuscola, ci sono le vicende che coinvolgono i componenti di una famiglia italiana qualunque in una Storia, iniziale maiuscola, che ripercorre un intero secolo, il Novecento. Una galleria di personaggi realmente esistiti ma che sembrano usciti da un libro, probabilmente perché il “libro dei ricordi” che appartiene ad ognuno di noi è il più bello ed il più vero tra i tanti libri di racconti che possono far parte della vita. Un insieme di volti e di vicende, rimasti incisi in modo indelebile nonostante lo scorrere inesorabile del tempo e custoditi, con rispetto ed amore, nell’angolo più remoto e segreto del cuore. Volti e vicende che, richiamati faticosamente dalla memoria, riaffiorano e tracimano come fossero un torrente ingrossato dalle piogge, tornando ad occupare un posto importante nello scorrere dei giorni ed entrando, quasi di prepotenza, a far parte della vita della nipote e quindi a perpetuarsi.