La critica del testo di Paul Maas è probabilmente l’introduzione in assoluto più rigorosa e affidabile a questo particolare ambito degli studi filologici. Diffusissima tra i classicisti, ma largamente utilizzata anche da studiosi (e studenti) di altre discipline, è ancora oggi il più classico degli strumenti per acquisire i primi rudimenti critico-testuali, e al tempo stesso per misurarsi con una teoria della critica del testo di inarrivabile coerenza logica ed eleganza. La nuova traduzione di Giorgio Ziffer, condotta sulla 4a edizione del 1960, contribuisce a una migliore comprensione del testo, spesso ritenuto in passato ostico per astrazione e concisione.