Quando Noor torna a Teheran dopo trent’anni insieme a Lily, la figlia adolescente e ribelle, trova il suo Iran molto diverso da come lo ricordava. Solo il Café Leila – il ristorante che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni – sembra essere rimasto lo stesso. A gestirlo è ancora Zod, il padre di Noor, che ai clienti abituali offre non solo cibo, ma anche ristoro e risate, facendoli sentire a casa. Noor non immaginava che quel viaggio potesse essere per lei un ritorno al passato: invece, a poco a poco, si dovrà confrontare con le storie dei suoi antenati e affrontare la dolorosa vicenda legata all’uccisione di sua madre, scomparsa quando Noor era solo un’adolescente. La bellezza e la brutalità del suo Iran saranno per lei un’occasione inaspettata e irripetibile per riflettere sul suo futuro di madre e di donna.
Un racconto commovente sulla forza imprescindibile dei legami familiari
«La donna di Teheran ci fa riflettere sul luogo che chiamiamo casa.»
Kirkus Reviews
«Un romanzo che racconta gli ultimi giorni di un ristorante, ma anche la storia di un retaggio che resiste di generazione in generazione.»
New York Journal of Books
«Donia Bijan ci fa dono di un romanzo avvincente, dalle atmosfere ricche di fascino.»
Bookreporter
Donia Bijan
Si è laureata all’università di Berkeley, in California. Attualmente divide le sue giornate tra la famiglia, l’insegnamento e la scrittura.
Un racconto commovente sulla forza imprescindibile dei legami familiari
«La donna di Teheran ci fa riflettere sul luogo che chiamiamo casa.»
Kirkus Reviews
«Un romanzo che racconta gli ultimi giorni di un ristorante, ma anche la storia di un retaggio che resiste di generazione in generazione.»
New York Journal of Books
«Donia Bijan ci fa dono di un romanzo avvincente, dalle atmosfere ricche di fascino.»
Bookreporter
Donia Bijan
Si è laureata all’università di Berkeley, in California. Attualmente divide le sue giornate tra la famiglia, l’insegnamento e la scrittura.