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Al sorgere del nuovo secolo volle Dante che avesse principio il suo viaggio meraviglioso, cagione di gloria immortale per una donna italiana; e le pagine del Poema divino in cui raccolse, per così dire, la forte vitalità, le ire, i dolori di una parte del Medioevo italiano, ed iniziò in qualche modo il grande lavorìo intellettuale della Rinascenza, basterebbero a rendere fra tutti i secoli e per tutte le nazioni grande il trecento. Ma anche per altri motivi quel periodo di tempo, che può dirsi di transizione fra il Medioevo bizzarro che muore e la Rinascenza che sorge, attrae fortemente…mehr

Produktbeschreibung
Al sorgere del nuovo secolo volle Dante che avesse principio il suo viaggio meraviglioso, cagione di gloria immortale per una donna italiana; e le pagine del Poema divino in cui raccolse, per così dire, la forte vitalità, le ire, i dolori di una parte del Medioevo italiano, ed iniziò in qualche modo il grande lavorìo intellettuale della Rinascenza, basterebbero a rendere fra tutti i secoli e per tutte le nazioni grande il trecento. Ma anche per altri motivi quel periodo di tempo, che può dirsi di transizione fra il Medioevo bizzarro che muore e la Rinascenza che sorge, attrae fortemente l'animo del poeta, dello storico, del pensatore; poiché vive in esso gente medioevale, che insieme alle strane superstizioni ereditate, alle passioni violente, alle ire non represse, serba ancora in petto, specialmente al principio del secolo, molte delle forti virtù degli avi, e ripete con orgoglio le tradizioni che ricordano la gloria latina; eppur lentamente piegasi al giogo, cede innanzi all'ambizione smodata dei più forti, e dimenticherà presto l'audacia dei vincitori di Legnano, per andar cercando solo fra lo splendore delle lettere e delle arti, innanzi al mondo meravigliato, quelle vittorie che più non sa conseguire colla forza delle armi e del suo diritto.