Nell'incantevole cornice di una piccola città della Valle d'Aosta, un gruppo di sedicenti giornalisti riceve l'incarico di avvicinare persone che, per un motivo o per l'altro, hanno interesse a far parlare bene di loro o, almeno, a evitare la circolazione di informazioni che ne screditerebbero la reputazione. Le vittime del ricatto vengono poste davanti a una scelta: pagare per difendere il proprio nome o vederlo pubblicato su diverse testate e nei modi più strani. La fabbrica del fango, un sistema apparentemente perfetto che all'improvviso viene messo in crisi da un evento inaspettato e dall'indagine, successivamente aperta dalla polizia locale, sulla quale avrà un'influenza determinante il dottor Francesco Manzilli, nuovo medico della cittadina ed ex collaboratore della polizia scientifica di Roma. Il secondo romanzo di Silvio Giono Calvetto è una spirale di vicende losche che con un linguaggio preciso e, spesso, preso in prestito dal mondo della medicina crea un'atmosfera misteriosa, sino al finale amaro.