L’autrice si mette alla prova letteraria (nella vita svolge la professione di psicologa) con questa sua opera prima. Oriola Ndreu entra nell’essenza stessa del significato dello scrivere e del vivere. E lo dichiara, senza tanti preamboli iniziali. Lo strumento linguistico non è il suo proprio, essendo di nazionalità albanese e scrivendo in italiano. Il risultato è stupefacente: l’operazione di disvelamento della personalità dei personaggi è un vero e proprio viaggio nella profondità emotiva degli stessi. La lingua italiana è usata sorprendentemente bene. L’ambientazione iniziale, la sua terra, è splendida. Ne scaturisce tutto l’amore che un emigrante conserva per le proprie radici. Ma è un sentimento moderno, cosmopolita e privo di nostalgia o rimpianto. La parte “italiana” narra dell’ambientamento, dell’integrazione, del rapporto con la famiglia nel quale si dipana lo sviluppo della mentalità che a poco a poco, stravolge e travolge i pregiudizi. Ma perché ciò accada, c’è bisogno del coraggio della protagonista di trovare se stessa e dare un senso (collettivo, altruistico, superiore) alla sua vita.
Oriola Ndreu.
Nata in Albania, nella bellissima città di Durres dove ha vissuto fino ai 17 anni. Dopo si è trasferita con la famiglia in Sicilia dove ha perseguito gli studi scientifici, finiti i quali decide di studiare a Padova psicologia dove si specializza anche come psicoterapeuta.
Oriola Ndreu.
Nata in Albania, nella bellissima città di Durres dove ha vissuto fino ai 17 anni. Dopo si è trasferita con la famiglia in Sicilia dove ha perseguito gli studi scientifici, finiti i quali decide di studiare a Padova psicologia dove si specializza anche come psicoterapeuta.