«Questo libro non vuole essere un manuale del gioco degli scacchi, ma un manuale che fa riferimento alle regole degli scacchi mettendole in relazione al percorso della nostra vita»: attraverso il suo stile scorrevole e interessante, che coinvolgerà il lettore sin dalle prime pagine, Filippo Scuderi illustra un curioso ed avvincente parallelismo tra le regole del gioco degli scacchi e quelle che, nella vita dell’uomo, ne indirizzano i comportamenti e dunque i risultati, portando il lettore ad acute e per nulla scontate riflessioni sul suo comportamento sociale ed individuale.
Filippo Scuderi (Catania 1963) è laureato in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Catania. Tesserato alla Federazione Scacchistica Italiana, è un giocatore agonistico. Ha scritto Novantacentodieci (Editore Maimone), Lo Stato nello Stato, un profilo storico del fenomeno mafioso - 1860-1947 (Editore Stamen), Duecentosedici (Editore Carthago). Attualmente lavora a un progetto dove unirà Filosofia e Utopia, con risvolti avvincenti.
Filippo Scuderi (Catania 1963) è laureato in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Catania. Tesserato alla Federazione Scacchistica Italiana, è un giocatore agonistico. Ha scritto Novantacentodieci (Editore Maimone), Lo Stato nello Stato, un profilo storico del fenomeno mafioso - 1860-1947 (Editore Stamen), Duecentosedici (Editore Carthago). Attualmente lavora a un progetto dove unirà Filosofia e Utopia, con risvolti avvincenti.