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Centinaia di migliaia di uomini avevano scommesso sul cavallo sbagliato e si tro­varono, nel maggio 1945, disarcionati dalla storia. Finirono la loro avventura politica e militare a pochi chilometri gli uni dagli altri, in un cataclisma epoca­le, pagando senza remissione l’alleanza scellerata che avevano sottoscritto con Adolf Hitler, ognuno per ragioni e mo­tivi diversi: affinità ideologica, nazio­nalismo frustrato, antisemitismo visce­rale, odio per il comunismo, ma anche disperato patriottismo e desiderio di indipendenza. Dietro di loro avevano lasciato lutti, rovine, disperazione, mor­te…mehr

Produktbeschreibung
Centinaia di migliaia di uomini avevano scommesso sul cavallo sbagliato e si tro­varono, nel maggio 1945, disarcionati dalla storia. Finirono la loro avventura politica e militare a pochi chilometri gli uni dagli altri, in un cataclisma epoca­le, pagando senza remissione l’alleanza scellerata che avevano sottoscritto con Adolf Hitler, ognuno per ragioni e mo­tivi diversi: affinità ideologica, nazio­nalismo frustrato, antisemitismo visce­rale, odio per il comunismo, ma anche disperato patriottismo e desiderio di indipendenza. Dietro di loro avevano lasciato lutti, rovine, disperazione, mor­te subita e inferta; colonne di disperati avevano seguito i propri leader dall’Eu­ropa occidentale così come dai Balca­ni e dall’Ungheria, dall’Ucraina e dalla Russia, fin dentro i confini del Terzo Reich. Per sfuggire al destino si erano ritirati nell’ultimo lembo di territorio amico ancora non toccato dalla disfat­ta, un fazzoletto di terra sempre più angusto situato nel centro dell’Europa ancora occupata dalla Wehrmacht. Lì pensavano di essere sfuggiti alla puni­zione che da mesi li inseguiva, ma dopo la resa vennero riportati alla realtà dalle avanguardie americane e sovietiche, da quelle francesi o britanniche, con cui, improvvisamente, si trovarono faccia a faccia. Nello studio si ricostruiscono, sulla base di bibliografia e documen­tazioni inedite, le vicende di questi sconfitti, e delle ultime due settimane di guerra in Europa, durante le quali si decise la sorte non solo dei collabo­ratori europei, ma anche di milioni di cittadini che, senza colpa, si trovarono dalla parte sbagliata della lugubre cor­tina di ferro.