Popolata da personaggi ossessionati dalla letteratura, una storia di passioni libresche e di mistero, di follia e di ambizione. Tutto ruota attorno alla figura, grandiosa e sinistra, di un personaggio forgiato sul riconoscibile modello di J.D. Salinger: Horace Jacob Little, scrittore geniale e bizzarro di romanzi e racconti dal tono borgesiano che, nel corso di una carriera ventennale, non ha mai diffuso sue fotografie, rifiutando ogni contatto con la stampa. Nessuno lo ha mai visto né sa dove vive, compreso il suo agente. Le copertine dei suoi libri sono completamente bianche. Sulle sue tracce si muovono, spinti da opposte ambizioni, due ex compagni di corso all’Università di Princeton: Jake, giornalista esordiente che affida le sue speranze professionali alla possibilità di rintracciare Little e costringerlo a un’intervista, e Andrew, brillante ma mentalmente disturbato, che ha dedicato i suoi studi letterari alla produzione di Little, restando a tal punto coinvolto dalla personalità dello scrittore da immaginare una vera e propria persecuzione di costui ai propri danni. Lara è la ragazza amata da entrambi, che affiderà a Jake il manoscritto con le illuminanti “Confessioni” di Andrew. Al centro dei percorsi dei tre personaggi, il luogo simbolico del libro: il Manicomio delle Muse, lussuoso ospedale psichiatrico per artisti e scrittori. Nella sua atmosfera rarefatta e ipnotica si scioglieranno i nodi di una vicenda sempre più complessa, in una tensione narrativa capace di coinvolgere il lettore nel vortice di un gioco colto e inquietante.