Sulle rive del Tagliamento, nel territorio di San Vito al Tagliamento, viene ritrovato il cadavere di un cittadino argentino, Pablo Enrique Ruiz, professore di fisica nucleare presso l’Università di Buenos Aires. Le indagini, coordinate dal commissario Casi, portano alla scoperta del reale motivo del viaggio del professore in Italia: la ricerca del padre naturale. Infatti la madre, morente, in una lettera gli rivela l’identità del vero padre, un geniale fisico italiano scomparso misteriosamente prima della seconda guerra mondiale. Dopo lungo peregrinare per la penisola, il professor giunge infine alla Certosa di Farneta, in Toscana, dove il padre si era rifugiato sotto il nome di fra Celestino. Qui il priore lo informa della sua morte avvenuta anni prima e gli consegna una scatola, che questi gli ha lasciato. All’interno sono contenuti tre quaderni con formule fisiche e calcoli matematici ed una lettera con le direttive sull’utilizzo degli stessi. Pertanto Ruiz prende contatti con una fantomatica “Fondazione Internazionale per il Progresso dell’Umanità”, con sede a Budapest, per la consegna dei quaderni. Non fidandosi, però, degli emissari inviati, si presenta all’appuntamento portando con sé soltanto alcune fotocopie. Ma quali importanti segreti contengono questi quaderni? E che cosa o chi si cela dietro la misteriosa Fondazione decisa, a qualunque costo, ad impadronirsene? E per quali motivi anche Cohen, maggiore del Mossad ed amico di Casi, si interessa al caso? In un susseguirsi di misteriosi omicidi, di colpi di scena e di situazioni intricate che metteranno in pericolo anche la vita della fidanzata Anna, Casi riuscirà infine a risolvere, non senza rischi, questo ennesimo e spinoso caso.