The Formation of Christendom (1967) raccoglie la prima parte delle lezioni tenute da Christopher Dawson nel periodo in cui occupa la cattedra di Studi Cattolici Romani alla Divinity School della Harvard University (1958-1962) ed è la sua ultima opera pubblicata in vita. Il cuore del saggio, dedicato alla formazione, all'apogeo e ai primi segni di dissoluzione della Civiltà cristiana romano-germanica, è preceduto da due ampie parti che, assieme alla precedente, consentono al lettore una panoramica sufficientemente completa e approfondita del pensiero dello storico britannico. La prima è dedicata alle idee di Dawson in tema di sociologia della cultura e delle civiltà, sviluppate a partire dagli anni 1920 in confronto critico con quelle espresse da Arnold Toynbee e da Oswald Spengler, ma che si propongono lo scopo più ampio di illustrare la dinamica attraverso cui le culture, qualunque sia il loro livello di sviluppo, si influenzano e si fecondano. La seconda è dedicata all'illustrazione della teologia della storia prima ebraica e poi cristiana, interesse che l'autore, da sempre appassionato studioso del De civitate Dei di sant'Agostino, rinnova negli anni dei totalitarismi vittoriosi e dilaganti e della secolarizzazione delle democrazie, gli uni e le altre portatori di proprie visioni - vere e proprie antiteologie - della storia.