Questo racconto non vuole essere un'opera letteraria da Premio Pulitzer, ma semplicemente l'immagine di sentimenti contrastanti che vivono in noi, dentro di noi. E' l'annoso gioco di stati d'animo che il cervello produce ed elabora illustrando alla psiche il carattere "figurativo" di un "mondo" sconosciuto che assilla l'uomo sin dal giorno della sua nascita. Lo strumento per farlo sono le parole, le parole scritte capaci di cogliere i tanti molteplici aspetti descritti facendo leva sulla fantasia al limite della realtà confondendosi con essa. Nel secondo racconto si mette in scena un poemetto satirico riflessivo, nel quale cinque personaggi di una rotonda: Lamp il lampione, Bido il bidone, Tetra e Pack il contenitore, Bottle la bottiglia di plastica ed Havana la bottiglia di vetro; parlano tra di loro di ambiente, raccolta differenziata, viabilità in un simpatico "teatrino". Nell'ultimo racconto della trilogia, Joker affascinante e poliedrico personaggio racconta di sé di gioco d'azzardo e di tutto ciò che proibito al mondo appare.