“Dino” Bovone nasce un anno prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, in un paesino del Piemonte di circa mille abitanti, Visone, ove la famiglia – mamma e papà, una sorella e un fratello di sette anni più grande – si era trasferita per il lavoro del padre. È proprio l’incalzare della guerra a creare le prime difficoltà e non solo alla famiglia, che tuttavia saprà affrontarle all’insegna dell’unione e della condivisione. Le esperienze maturate in quegli anni e nei successivi rappresentano il cuore di questa narrazione che ripercorre momenti intensi vissuti in paese e in famiglia, nel bene e nel male. Dopo gli studi come geometra e il servizio militare in Sardegna, Dino torna al paese e fonda una prospera società con il suo più caro amico, il fratello Piero. Purtroppo un tragico evento strappa quest’ultimo alla famiglia e l’autore deve rivedere la sua vita, senza mai abbandonare la fiducia e la propositività. Proprio per questo continua ad alimentare le sue grandi passioni. Si sposa, avvia altre diverse attività imprenditoriali; non riuscendo ad avere figli, adotta un bambino di 14 mesi e accetta la proposta di un affido speciale per una bimba di 8 anni. Si dedica anima e corpo ai giovani e al loro futuro, dando vita a ben tre società sportive a uso gratuito (judo, ginnastica artistica femminile e subacquea). Cessate le attività imprenditoriali, si dedica totalmente a quelle sportive, fornendo sempre prestazioni gratuite, anzi finanziandone i costi e acquistando le attrezzature, con grande successo di atleti in numero e risultati.
Questa sua prima pubblicazione sottolinea la sua capacità di cogliere sempre il meglio dalla vita nonostante le tragedie, ottenendo in cambio soddisfazioni ma anche momenti gratificanti e avventurosi: «Il mio carattere sempre alla ricerca di nuove esperienze positive, ancorché talune avventurose, mi ha arricchito sul
piano umano e caratteriale, contribuendo alla mia maturazione e
lasciandomi comunque con il desiderio di trasferire i miei entusiasmi agli altri. Essere nonostante tutto protagonista della mia vita, nel completo rispetto di quella degli altri».
Questa sua prima pubblicazione sottolinea la sua capacità di cogliere sempre il meglio dalla vita nonostante le tragedie, ottenendo in cambio soddisfazioni ma anche momenti gratificanti e avventurosi: «Il mio carattere sempre alla ricerca di nuove esperienze positive, ancorché talune avventurose, mi ha arricchito sul
piano umano e caratteriale, contribuendo alla mia maturazione e
lasciandomi comunque con il desiderio di trasferire i miei entusiasmi agli altri. Essere nonostante tutto protagonista della mia vita, nel completo rispetto di quella degli altri».