Nel 1925 fu pubblicato prima a puntate su “Il Secolo XIX”, poi in un unico volume da Treves.
È definito un romanzo “continentale”, sia perché ispirato durante i soggiorni della scrittrice sulla costiera romagnola, sia per la presentazione dei personaggi .
Il protagonista del racconto è il maestro Giuseppe De Nicola, ormai in pensione dopo quarant’anni di servizio. Al termine della carriera egli decide di intraprendere un viaggio per ritrovare Antonio, suo figlio adottivo, che aveva manifestato la sua inquietudine verso la vita con l’allontanamento da casa.
Ecco che il viaggio ritorna come in tante altre opere deleddiane. Si tratta, qui, di un viaggio di espiazione che, da fisico, diventa interiore, psicologico. L’espiazione di Giuseppe consisterà nel prendersi cura di Ornella, la serva che Antonio ha messo incinta, e poi del loro bambino.
È definito un romanzo “continentale”, sia perché ispirato durante i soggiorni della scrittrice sulla costiera romagnola, sia per la presentazione dei personaggi .
Il protagonista del racconto è il maestro Giuseppe De Nicola, ormai in pensione dopo quarant’anni di servizio. Al termine della carriera egli decide di intraprendere un viaggio per ritrovare Antonio, suo figlio adottivo, che aveva manifestato la sua inquietudine verso la vita con l’allontanamento da casa.
Ecco che il viaggio ritorna come in tante altre opere deleddiane. Si tratta, qui, di un viaggio di espiazione che, da fisico, diventa interiore, psicologico. L’espiazione di Giuseppe consisterà nel prendersi cura di Ornella, la serva che Antonio ha messo incinta, e poi del loro bambino.