Protagonista del romanzo è Giuseppe, maestro elementare ormai alle soglie della pensione, dopo quarant'anni di onorato servizio. Il figlio adottivo, ragazzo dall'indole avventurosa e selvaggia, scappato di casa diversi anni prima, si è stabilito da tempo in un paesino in riva all'Adriatico. La narrazione si apre con l'invito del figlio e di sua moglie a trasferirsi presso di loro, per cominciare una nuova vita insieme. I ritmi familiari, assumono ben presto i contorni torbidi del peccato, e della colpa che lega Antonio, figlio di Giuseppe, e la serva di casa, Ornella, che darà alla luce un figlio. Giuseppe, il cui animo è macchiato anch'esso da una colpa tremenda (è infatti responsabile del suicidio della moglie), affronta la situazione con delicatezza e cercando di proteggere con il suo affetto la nipotina. In seguito a un litigio, Antonio caccia di casa Ornella, che si rifugia presso Giuseppe, il quale l'accoglie con sofferta indecisione. Un romanzo sull'infelicità e la solitudine