L’incremento della povertà e delle disuguaglianze, continuo dal 2008, ha avuto un’ulteriore drammatica impennata con l’epidemia da Covid-19, e probabilmente aumenterà ancora. In parallelo si sono affermate politiche economiche e sicuritarie che hanno inasprito le guerre contro e tra i poveri. In questo clima è nata, nel 2017, la Rete dei Numeri Pari: un insieme di centinaia di realtà impegnate a realizzare e diffondere nei territori relazioni e modelli economici fondati su solidarietà e integrazione.
La geografia della speranza racconta alcune di queste esperienze. Di persone che organizzano mercati locali a chilometro zero, che combattono gli sprechi, che partecipano alla rigenerazione di aree dismesse e al ripristino di spazi urbani. Che aprono servizi di accoglienza e riconvertono fabbriche fallite. Che promuovono doposcuola popolari, servizi di cura, azioni di prossimità e molto altro ancora.
La geografia della speranza racconta alcune di queste esperienze. Di persone che organizzano mercati locali a chilometro zero, che combattono gli sprechi, che partecipano alla rigenerazione di aree dismesse e al ripristino di spazi urbani. Che aprono servizi di accoglienza e riconvertono fabbriche fallite. Che promuovono doposcuola popolari, servizi di cura, azioni di prossimità e molto altro ancora.