Il pino d'Aleppo (Pinus halepensis Mill.) insieme al pino domestico e al pino marittimo costituisce la trilogia dei cosiddetti "pini mediterranei" in Italia. Rispetto agli altri pini, é quello con la estensione minore. Ma per questo non è meno importante, se si considera oltre all'aspetto ecologico anche quello storico, legato alle migrazioni di Fenici, Greci, Arabi, Monaci Orientali a cui, forse, si deve la presenza della maggior parte dei popolamenti italiani. Una specie utile non tanto per il legno quanto per la resina, funghi, tartufi, semi, prodotti conosciuti e apprezzati da tutti i popoli del Mediterraneo. Ma non solo, il pino d'Aleppo, per le sue peculiarità di adattamento alle situazioni estreme, sarà in futuro una delle specie di riferimento in ambito Mediterraneo con l'aggravarsi della crisi climatica. La gestione delle pinete viene affrontata con un approccio innovativo e diversificato: secondo criteri selvicolturali-produttivi, di conservazione e di restauro forestale per i boschi degradati.