Attraverso fonti storiche, artistiche e letterarie l’autrice ha voluto ricostruire un romanzo biografico, in parte epistolare, sulla figura di Antoine Watteau (1684-1721), il principale pittore delle fêtes galantes, nel pieno fulgore di un'epoca che celebra il Re Sole, ma che sta per tramontare. Lo stile rococò incomincia ad investire la Francia all'interno di un contesto culturale molto complesso. Grazie al genio di Antoine Watteau si riscoprono paesaggi e tradizioni della Francia, dimore storiche come il famoso Hôtel de Nevers, personaggi influenti dell'epoca, quali Gillot, Crozat, Mariette, Audran, Tocqué, Vleughels, Madame Lambert e altri. Si rivelano le tecniche pittoriche, l’apprendistato degli artisti, i salotti alla moda, le foires teatrali, gli intrighi di corte, i concetti dell’estetica nell’arte e il fascino di una città come Parigi, considerata il centro propulsore di nuove idee e correnti artistiche. Antoine Watteau è descritto attraverso una profonda analisi introspettiva: egli appare un artista timido, ma ribelle, alla continua ricerca della perfezione e dell'amore sublime, vittima di un perenne stato malinconico, di una profonda fragilità e di una malattia che lo segnerà irrimediabilmente. Egli è l’artefice di un genere pittorico che fonde poesia e visioni oniriche in un gioco di armonia, grazia e felicità arcadica.