3,49 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
payback
0 °P sammeln
  • Format: ePub

La storia operaia degli anni Sessanta e Settanta è stata al centro dell'attenzione subito dopo la fenomenale esperienza dell'"autunno caldo". Anche da più posizioni, molte volte divergenti sull'obiettivo finale, si arrivava comunque alla conclusione che il vero protagonista di ogni trasformazione riformista o radicale in Italia dovesse essere la classe operaia. A cavallo degli anni Ottanta però, una volta determinatasi la sconfitta politica degli operai, i riflettori si sono spenti e tutta l'attenzione degli anni precedenti è svanita nel nulla, così oggi capita raramente di trovare ricerche,…mehr

Produktbeschreibung
La storia operaia degli anni Sessanta e Settanta è stata al centro dell'attenzione subito dopo la fenomenale esperienza dell'"autunno caldo". Anche da più posizioni, molte volte divergenti sull'obiettivo finale, si arrivava comunque alla conclusione che il vero protagonista di ogni trasformazione riformista o radicale in Italia dovesse essere la classe operaia. A cavallo degli anni Ottanta però, una volta determinatasi la sconfitta politica degli operai, i riflettori si sono spenti e tutta l'attenzione degli anni precedenti è svanita nel nulla, così oggi capita raramente di trovare ricerche, articoli, libri e documenti sulle lotte operaie dal secondo dopoguerra alla fine degli anni Settanta Una delle esperienze più interessanti di quel periodo è quella vissuta dal Comitato operaio della Magneti Marelli di Crescenzago, fabbrica tra Milano e Sesto San Giovanni, che alla metà degli anni Settanta è stata protagonista dell' "estremismo operaio" italiano. Fondamentale è la sua collocazione storica: nasce qualche anno dopo l'"autunno caldo", quando la crisi economica è ormai esplicita e le necessità di ristrutturazione del complesso industriale italiano sono palesi così come la volontà di restaurazione dell'ordine nelle fabbriche. La forza operaia è ancora determinante ma meno coesa sulle parole d'ordine e, schiacciata tra "compromesso storico" e rivoluzione. Molte volte sceglie il disinteresse. È nel pieno della ristrutturazione industriale, periodo estremamente difficile, di passaggio, che il Comitato si forma, rivendicando in pieno tutto il recente passato di egualitarismo e rifiuto della delega, di classe operaia capace di organizzarsi autonomamente. In questo periodo sono molte le esperienze di organizzazioni autonome che nascono nelle fabbriche, ma poche quelle che esprimono la forza del Comitato Marelli; nell'area milanese solo l'Assemblea autonoma dell'Alfa Romeo può vantare un'incidenza maggiore all'interno dell'azienda e per trovare qualcosa di simile si deve tornare indietro al Cub della Pirelli del 1968. La prima parte del libro è dedicata alla storia della società Magneti Marelli che risulta fondamentale per comprendere la situazione operaia in fabbrica. Le due parti successive sono il risultato vero e proprio della ricerca. Una ricostruisce in sintesi le lotte condotte dagli operai della Magneti Marelli di Crescenzago tra la fine della seconda guerra mondiale e il 1972, l'altra ripercorre l'attività del Comitato operaio fin dalle sue origini.