La Juve che nasce sulla panchina di Corso Re Umberto e subito si imbeve del romanticismo dei tempi, è leggenda che ogni juventino di buona volontà già conosce a memoria. Non si aggiungerà nulla di nuovo nel rievocare i primordi ginnasiali, la camiciola rosa, le prime disfide in Piazza d’Armi. Ogni storia juventina che si rispetti dedica pagine a questi momenti e non è difficile, con un minimo di fantasia, immaginare anche i dettagli di quel quadro di fine secolo.Si partirà, perciò, qualche anno più tardi, prendendo come riferimento iniziale il primo scudetto, o meglio targhetta, che i pionieri juventini conquistarono nel sempre molto leggendario 1905. È la fine di un’epoca più propriamente avventurosa e l’inizio di tempi nuovi e strani, che per il calcio nazionale e juventino dovrebbero significare assestamento e che, invece, sono caratterizzati da incertezza e talvolta da crisi.NUOVA EDIZIONE