Questo è un libro dedicato a tutti i miei fratelli rugbysti, veterani e di primo pelo, che con me dividono la panca dello spogliatoio, fuori tempo massimo. Libro per loro e per chiunque senta virare la propria vita. Perché anche questo libro vira. Vira dal positivo al negativo; si torce e si piega nel punto centrale, cambiando il proprio aspetto, e che trova la sua estrema sintesi nell’epilogo, e nella frase che conclude il libro.Il rugby, in questo libro, è visto e vissuto al di fuori dello sport che pure pratico, e che non smetterei mai di praticare, che è fonte di infinita soddisfazione e benessere.Ho cercato di esplorare l’intero labirinto che mi ha portato qui ora, strada per strada, vicolo cieco per vicolo cieco. E questo libro è il tentativo di raffigurarlo per intero, il labirinto, tralasciando di indicare appositamente la via maestra per l’uscita, ma soffermandomi spesso sull’inutile che rende viva la ricerca.A ciascuno la propria via d’uscita.