Fantascienza - racconto lungo (36 pagine) - Un popolo con la pancia piena è un popolo contento. Ma a qualunque costo?
Le fibre di Suto, coltivate su un lontano pianeta da multinazionali terrestri, hanno risolto buona parte dei problemi di approvvigionamento delle risorse. Il Suto permette infatti di creare ibridi tra specie diverse, rendendole più efficienti e produttive. Con dei chiari comandamenti da rispettare: non mescolare i regni, non mescolare le classi, non far accoppiare animali dello stesso sesso; e, soprattutto, non usare sugli umani. Ma il Suto attira inevitabilmente la curiosità della giovanissima protagonista, Aly, che riesce a rubarne alcune fibre dalla scorta familiare… fino a giungere suo malgrado a un’atroce, scomoda verità.
Tra eco-distopia e una profonda riflessione antispecista, Carlo Salvoni ci narra una storia al contempo poetica e disturbante, ambientata nella calura innaturale di una Bassa Padana non troppo lontana nel tempo e nello spazio.
Carlo Salvoni, nato nel 1980, vive in provincia di Brescia con la moglie e le tre figlie ed è insegnante di Lettere presso una Scuola Secondaria di Primo Grado. Dopo aver militato in un gruppo di death metal melodico, Tragodia, ha riversato sulla scrittura le sue velleità artistiche. Dopo anni a scrivere romanzi con uomini e animali, rivolti ad adulti e ragazzi (tra gli altri, Cavalletti e cavalli, 2013, Menamato, 2016), si è dedicato alla narrativa fantastica. Del 2022 è la raccolta di storie weird Necromitologia. Storie senza nomi (Elison), e nello stesso anno appare nelle antologie Il richiamo di Lovecraft (Esescifi), con il racconto Il canto al di là del ghiaccio, e Terrorea. Materia corporis (Horti di Giano), con il racconto Il pane. Sempre nel 2022 si è aggiudicato il Premio Hypnos con il racconto Cambiano le prospettive al mondo. Nel 2023 è uscito il racconto Le lumache non possono saltare per La Nuova Carne.
Le fibre di Suto, coltivate su un lontano pianeta da multinazionali terrestri, hanno risolto buona parte dei problemi di approvvigionamento delle risorse. Il Suto permette infatti di creare ibridi tra specie diverse, rendendole più efficienti e produttive. Con dei chiari comandamenti da rispettare: non mescolare i regni, non mescolare le classi, non far accoppiare animali dello stesso sesso; e, soprattutto, non usare sugli umani. Ma il Suto attira inevitabilmente la curiosità della giovanissima protagonista, Aly, che riesce a rubarne alcune fibre dalla scorta familiare… fino a giungere suo malgrado a un’atroce, scomoda verità.
Tra eco-distopia e una profonda riflessione antispecista, Carlo Salvoni ci narra una storia al contempo poetica e disturbante, ambientata nella calura innaturale di una Bassa Padana non troppo lontana nel tempo e nello spazio.
Carlo Salvoni, nato nel 1980, vive in provincia di Brescia con la moglie e le tre figlie ed è insegnante di Lettere presso una Scuola Secondaria di Primo Grado. Dopo aver militato in un gruppo di death metal melodico, Tragodia, ha riversato sulla scrittura le sue velleità artistiche. Dopo anni a scrivere romanzi con uomini e animali, rivolti ad adulti e ragazzi (tra gli altri, Cavalletti e cavalli, 2013, Menamato, 2016), si è dedicato alla narrativa fantastica. Del 2022 è la raccolta di storie weird Necromitologia. Storie senza nomi (Elison), e nello stesso anno appare nelle antologie Il richiamo di Lovecraft (Esescifi), con il racconto Il canto al di là del ghiaccio, e Terrorea. Materia corporis (Horti di Giano), con il racconto Il pane. Sempre nel 2022 si è aggiudicato il Premio Hypnos con il racconto Cambiano le prospettive al mondo. Nel 2023 è uscito il racconto Le lumache non possono saltare per La Nuova Carne.