Gli studi sulla letteratura italiana hanno indiscutibilmente il loro centro gravitazionale in Italia. Ma negli ultimi anni, come emerge dalla crescita esponenziale di bibliografia critica e da diversi progetti di ricerca transnazionali, la letteratura italiana conosce nuove indagini e ulteriori punti di vista a partire dall’apporto delle università fuori d’Italia.
Tra esse, spicca il ruolo del mondo iberico e latinoamericano (Barcellona, Madrid, Salamanca, Murcia, Lisbona, Messico, San Paolo, Buenos Aires, Lima), il quale, inserito pienamente nei dibattiti europei, ha diffuso, tradotto e prodotto nuovi materiali nel campo dell’italianistica.
Il libro è diviso in tre sezioni. La prima, Critica, è dedicata alle linee e ai progetti di ricerca dei centri di studi sulla lingua e sulla letteratura italiana. La seconda sezione, Traduzione, è incentrata sulla discussione attorno ai modelli e problemi traduttivi della tradizione letteraria italiana in spagnolo e portoghese. La terza, Istituzioni, è dedicata alla mappatura e all’analisi del ruolo che i più grandi poli culturali del mondo ispanofono e lusofono hanno avuto nell’ambito degli studi italiani.
Tra esse, spicca il ruolo del mondo iberico e latinoamericano (Barcellona, Madrid, Salamanca, Murcia, Lisbona, Messico, San Paolo, Buenos Aires, Lima), il quale, inserito pienamente nei dibattiti europei, ha diffuso, tradotto e prodotto nuovi materiali nel campo dell’italianistica.
Il libro è diviso in tre sezioni. La prima, Critica, è dedicata alle linee e ai progetti di ricerca dei centri di studi sulla lingua e sulla letteratura italiana. La seconda sezione, Traduzione, è incentrata sulla discussione attorno ai modelli e problemi traduttivi della tradizione letteraria italiana in spagnolo e portoghese. La terza, Istituzioni, è dedicata alla mappatura e all’analisi del ruolo che i più grandi poli culturali del mondo ispanofono e lusofono hanno avuto nell’ambito degli studi italiani.