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Valori questa volta affonda il bisturi del dossier di copertina nelle pieghe della corruzione internazionale. Alla scoperta di un veleno diffuso che spende circa duemila miliardi di dollari l’anno per comprarsi intere fette di benessere collettivo e di etica pubblica. I grandi gruppi industriali usano le tangenti per imporre i propri interessi al di fuori di ogni sbandierata legge della concorrenza e del mercato, e noi vi raccontiamo chi sono i corruttori di professione, quali strumenti usano e quali – fragili – ostacoli vengono loro opposti. Scoprirete anche il merito dei whistleblowers,…mehr

Produktbeschreibung
Valori questa volta affonda il bisturi del dossier di copertina nelle pieghe della corruzione internazionale. Alla scoperta di un veleno diffuso che spende circa duemila miliardi di dollari l’anno per comprarsi intere fette di benessere collettivo e di etica pubblica. I grandi gruppi industriali usano le tangenti per imporre i propri interessi al di fuori di ogni sbandierata legge della concorrenza e del mercato, e noi vi raccontiamo chi sono i corruttori di professione, quali strumenti usano e quali – fragili – ostacoli vengono loro opposti. Scoprirete anche il merito dei whistleblowers, anonime “gole profonde” da tutelare perché denunciano dall’interno certe pratiche, e leggerete la mappa globale dei maggiori casi di corruzione, spesso opera di imprese multinazionali. Ma non è davvero tutto qui.In finanza etica mettiamo a nudo i fenomeni di manipolazione dei mercati da parte delle banche: milionarie le spese per le cause sostenute dagli istituti (soprattutto le Big 5 statunitensi: Bank of America, Morgan Stanley, JP Morgan, Citi e Goldman Sachs). Mentre da noi poche inchieste, troppo poche, forse. E però c’è anche la finanza che si fa green e disinveste massicciamente dall’olio di palma, e sembra promettere benefici per le foreste, i diritti umani e la salute. Come pure cresce la consapevolezza negli strumenti della cosiddetta social impact finance, che misura il proprio successo in modo paziente, investendo sugli effetti positivi per le comunità: in questo numero un’analisi dei cosiddetti social bond. Per economia solidale l’avvio è dirompente. Un’inchiesta come una fucilata sulle armi made in Italy. L’export vola, infatti, ma non guarda proprio in faccia a nessuno: che siano democrazie o dittatori sanguinari, basta che paghino. Una caccia al profitto über alles. E pur senza le medesime drammatiche conseguenze, la regola vale anche nel modello di business dei call center, che offre meno diritti e chiede sempre meno costi e più lavoro ai suoi dipendenti. Anche di questo si discuterà alla seconda edizione di Novo Modo (Firenze, 23-25 ottobre a Firenze), perché il tema centrale è la disuguaglianza, e noi cominciamo il dibattito sulle nostre pagine.Alla fine, nella sezione di internazionale, spaziamo: dall’Africa della Costa d’Avorio che attende le elezioni (25 ottobre) con l’uscente presidente Ouattara favorito, al Medio Oriente minacciato e insanguinato dall’Isis: il rafforzamento dello Stato Islamico non è tuttavia cominciato all’improvviso, ma grazie agli interessi geopolitici occidentali e della sua industria bellica. “Sapevatelo” con Valori di ottobre, come pure che in Messico l’assalto alle risorse energetiche passa per le sparizioni forzate degli oppositori, nuovi desaparecidos: Pemex ai privati e democrazia in vendita, insomma.