Sentimmo aprirsi la porta ma non entrò nessuno. Guardando inorridito, vidi però farsi strada l’anaconda all’interno della stanza. Gahamal comprese il mio ribrezzo si frappose tra me e l’animale, la fissò negli occhi e lei cambiò direzione uscendo. Sentimmo il segretario che diceva: - Curiosona, vuoi sempre conoscere gli ospiti del tuo padrone. –Dopo che il lungo animale fu uscito, richiuse la porta.Io dissi: - Si fida bene a tenere una bestia così, libera di andare dove vuole. – - Non farebbe mai del male a nessuno. La tengo sotto ipnosi costantemente e ne percepisco gli istinti neutralizzandoli a mio piacimento. Rispose Gahmal.