«Se non si tenta di salvare tutto ciò che è stato fatto a misura d’uomo, tutto ciò che ha un valore per l’ambiente, non si salva nulla». Ogni cosa che testimoni la relazione tra civiltà e natura – dal paesaggio ai centri storici, dagli spazi verdi all’architettura minore – è degna d’essere salvata da quella «dittatoriale economia di sviluppo» che già dal secondo dopoguerra si andava profilando in Italia. È questo sentimento epico a muovere per un’intera vita Elena Croce nella “sua” lunga guerra per l’ambiente. Una lunga guerra che in queste pagine l’autrice narra con mirabile maestria, restituendoci una storia di impegno e passione civile di cui oggi, più che mai, s’avverte il bisogno.