“Il calcio è uno sport giocato da undici fuoriclasse e la tua squadra” diceva Arthur Bloch , quello della famosa “legge di Murphy”, e questo può valere sia che la tua squadra affronti la Juventus o il Campremoldo. La Lupa e il Santo racconta le vicissitudini che da trent’anni mi legano alle sorti del Piacenza Calcio, la Lupa, che nel 2019 ha festeggiato il centenario. Il Santo è il San Lorenzo de Almagro, la squadra di Papa Francesco, che ho iniziato a seguire nel 2012. Il Piacenza appartiene a quel “calcio di provincia” dove può capitare di trovarsi impotenti ad assistere al Gavorrano sciorinare calcio champagne contro il Piace manco fosse il Real Madrid e al Rolo diventare per novanta minuti, quelli in cui affronta i biancorossi, il Barcellona. Nel periodo più turbolento della storia delle tifoserie italiane, tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta, ho assistito a partite nelle curve sbagliate, ho praticato l’autostop e partecipato a follie collettive ingiustificabili. Aggiungeteci una inguaribile maledizione da trasferta, una serie di incredibili “coincidenze” ed eccovi servito un diario pieno di singolari avvenimenti che nessun almanacco potrà mai raccontarvi.