La giovane maestra Varetti ha ricevuto l’incarico di insegnare agli operai della scuola serale del quartiere Sant’Antonio a Torino. La giovane, di nobile estrazione, e per di più timida e riservata, vive questo incarico come una punizione. Uno degli alunni la infastidisce sfrontatamente aumentando il suo timore di affrontare la plebe. L’operaio però si innamorerà perdutamente della maestra. La maestrina degli operai uscì nel 1891 sulla “Nuova Antologia” e rispetto alle precedenti opere di Edmondo De Amicis analizza con maggiore attenzione le differenze di classe. Il racconto piacque tanto al celebre poeta e scrittore russo Vladimir Majakovskiy che nel 1918 volle trasporlo cinematograficamente scrivendo la sceneggiatura di Bàryšnja i chuligàn (in italiano: “La signorina e il teppista”) per la regia di Evgenij Slavinskii e interpretato da Aleksandra Rebikova nei panni della maestrina e dello stesso Majakovskij in quelli dell’operaio molesto.