Gaspare, manovale dei Serassi costruttori d'organi, davanti a un succulento piatto di risotto col piccione scopre che è tutto sbagliato. Le ossa ritrovate nelle canne dell'organo non sono quello che sembrano. Non appartengono a un colombo, bensì ad una mano. Come sono finite cinque dita in altrettante canne dello strumento musicale? Nella Melegnano ottocentesca del periodo post napoleonico, Tano, il locandiere siciliano immigrato che parla solo il siculo, Malalingua, il suo traduttore con la “sci”, L'Angiul sacrista, Enrico detto il marchese, megalomane carceriere del castello, e la bellissima Cecilia, aiuteranno, senza volerlo, Gaspare a svelare un mistero di cui tutti ignorano, fino alla fine, l'esistenza.