L’interesse degli storici della medicina per la mano è sempre stato elevato, anche nel nostro paese: possiamo ricordare un numero monografico della Rivista CIBA1 dedicato all’argomento già nel 19472 . All’analisi delle forme e della morfologia della mano seguiva quella simbolica e patognomonica; il rapporto con il lavoro era affrontato a partire dall’età moderna e dall’opera di Bernardino Ramazzini (1633-1714); infine, non poteva mancare l’analisi della presenza della mano nelle arti figurative. Fra le caratteristiche dei fascicoli dell’edizione italiana della Rivista CIBA erano di particolare rilievo le Note complementari, redatte prevalentemente da Luigi Belloni. Nel fascicolo dedicato alla mano, fra le altre, una nota è dedicata all’aracnodattilia3 . Siamo dunque autorizzati a proporre un’analisi del tema inserendoci in un autorevole percorso storiografico. I contributi presentati in questo volume si rivolgono non solo alle persone interessate al tema, ma anche ai giovani professionisti sanitari in formazione (siano essi futuri medici o futuri professionisti di altre discipline)