La storia di Giulia, sensibile e romantica sognatrice, si avvia sullo sfondo del primo dopoguerra italiano, bambina troppo presto sradicata dall’infanzia, vittima di un terribile segreto che segnerà tutta la sua vita.
Allontanata da casa per ragioni di salute e mandata in montagna dai nonni paterni, Giulia, nei racconti della nonna e nel vivace rapporto con la zia vive un periodo di serenità lontana da una madre insoddisfatta della sua vita e da un padre adorato ma che mette la moglie sempre al primo posto nei suoi affetti.
Il rientro in famiglia, più difficile del previsto, costringe però di nuovo Giulia a fare i conti con una realtà decisa a non regalarle nulla.
Pagina dopo pagina, con la lievità propria dei poeti, Loretta De March tratteggia un personaggio indimenticabile, capace di sfiorare in punta di piedi le peggiori avversità e ancora trovare la voglia di tenersi stretto un sogno.
Un romanzo breve che dipinge con tratto sobrio e raffinato la disperata realtà del dopoguerra e l’animo di coloro che la attraversarono.
Allontanata da casa per ragioni di salute e mandata in montagna dai nonni paterni, Giulia, nei racconti della nonna e nel vivace rapporto con la zia vive un periodo di serenità lontana da una madre insoddisfatta della sua vita e da un padre adorato ma che mette la moglie sempre al primo posto nei suoi affetti.
Il rientro in famiglia, più difficile del previsto, costringe però di nuovo Giulia a fare i conti con una realtà decisa a non regalarle nulla.
Pagina dopo pagina, con la lievità propria dei poeti, Loretta De March tratteggia un personaggio indimenticabile, capace di sfiorare in punta di piedi le peggiori avversità e ancora trovare la voglia di tenersi stretto un sogno.
Un romanzo breve che dipinge con tratto sobrio e raffinato la disperata realtà del dopoguerra e l’animo di coloro che la attraversarono.