Queste ministorie convergono tutte sulla trascendenza e sull'ipotesi di realtà, che è la legge di reincarnazione. Per Evolvenza, infatti, una vita sola non spiega nulla della condizione umana. La mente, che da sempre cerca di scandagliare la sua condizione, è impari a questo compito, perché è un "veicolo" che serve solo a percorrere i fotogrammi della condizione umana ma non l'origine dei fotogrammi. La spiegazione del perché della vita non la può dare quindi la mente, che è la penultima verità dell'uomo, ma solo la coscienza, che è l'ultima verità del periodo evolutivo chiamato "uomo".