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Essay from the year 2010 in the subject Philosophy - General Essays, Eras, grade: M.A., Università degli Studi di Milano (Filosofia), course: Scienze Filosofiche, language: Italian, abstract: Vogliamo in tale sede riflettere sull'opera d'arte wagneriana, evidenziando come nella sua costituzione essa si viene a porre quale una autentica metafisica dell'arte, in grado di poter avere ancora la grande forza espressiva delle forme di cui essa si fa portatrice. Quanto appena affermato è ascrivibile a quella costellazione che rappresenta la Totalità stessa, l'universalità nella sua più autentica…mehr

Produktbeschreibung
Essay from the year 2010 in the subject Philosophy - General Essays, Eras, grade: M.A., Università degli Studi di Milano (Filosofia), course: Scienze Filosofiche, language: Italian, abstract: Vogliamo in tale sede riflettere sull'opera d'arte wagneriana, evidenziando come nella sua costituzione essa si viene a porre quale una autentica metafisica dell'arte, in grado di poter avere ancora la grande forza espressiva delle forme di cui essa si fa portatrice. Quanto appena affermato è ascrivibile a quella costellazione che rappresenta la Totalità stessa, l'universalità nella sua più autentica complessità, nell'unione sia dell'idea che della manifestazione. In questa prospettiva riveste un ruolo di centralità la struttura evidenziabile a partire dal testo poetico del Der Ring des Nibelungen, dalla quale è possibile evincere la natura ultra-temporale della stessa opera wagneriana. Di quest'arte vogliamo sottolineare la sua propria capacità di manifestare l'ideale nella forma, che si viene a manifestare per mezzo delle figure degli eroi, che godono della facoltà di imprimere nel trascorrere temporale la loro forza espressiva. Una capacità della forma che, nella sua complessità e possibilità dell'espressione, ha la possibilità di oltre-passare il muro del tempo, rendendo il gesto dell'eroe ed egli stesso eterni, immortali tra i mortali, nell'assoluta impossibilità di perire al trascorrere del tempo. La domanda che infatti bisogna porsi, in una possibile riflessione che riprende alcune opere o caratteristiche della produzione wagneriana, è come mai a distanza di tempo quest'opera, in concomitanza alle successive evoluzioni della storia dell'arte e dell'estetica, risulta ancora fortemente attrattiva oppure degna di spunti per nuove riflessioni teoriche. In verità possiamo cogliere la molteplicità dei suoi aspetti evidenziando in essa un notevole punto di incontro di quelle che furono le differenti espressioni di quel periodo, di quel particolare momento del pensiero che fu la Romantik. Gli aspetti più rivoluzionari, quanto quelli più conservatori, trovano tutti una propria manifestazione concreta nella poliedrica produzione del Compositore di Leipzig. La stessa ripresa di quelli che erano le due fronti della tradizione germanica, ovvero l'elemento esplicitamente pagano, quanto quello di matrice cristiana, ritrovano entrambi una nuova veste, in aperta unione e con-crescita l'uno nell'altro, nella magnificenza della costellazione di melodia e poesia della sua opera.