L'uso degli strumenti elettronici e del modello di comunicazione che essi veicolano, tende al ridimensionamento della lingua, al suo progressivo impoverimento, la sintesi delle parole: la sintesi della comunicazione, che non si traducono solo in una scrittura scorretta ma altresì in un impoverimento del pensiero; riducendo le parole riduco le emozioni, nego la mia capacità di conoscere il mondo, di rinnovarne il senso al di là di generici schemi precostituiti. Non ci dobbiamo lasciare dominare dal linguaggio, la lingua materna è la nostra culla, il luogo nel quale siamo stati accolti ed avvicinati alla comprensione del mondo, ma dobbiamo conoscerla intimamente; i ragazzi devono avere la capacità di comprendere che il linguaggio non proviene solo dall'esterno ma è qualcosa che si annida dentro di loro, che dalla loro intimità può prendere vita e leggendo, studiando, scrivendo, in vari modi essi possono foggiarlo e di conseguenza comprendere e ampliare il mondo. La metafora con la sua capacità di attivare processi mentali complessi, la sua polisemia di significato, la sua trasversalità rispetto ai diversi usi del linguaggio si presta ad attivare nella mente degli allievi processi che aiutano a pensare, creare, autoregolarsi, organizzare e interpretare.