Gabriele, detto Baghy o il Sindaco, si mette in testa di iniziare a correre e sogna di partecipare alla Maratona di New York. Alla soglia dei propri cinquant'anni, una serie di peripezie sembrano congiurare contro di lui. Racconto autobiografico di un runner decisamente improbabile. Ben lontano da performance di livello professionistico. La sua perseveranza e una sana follia lo spingono però a non demordere. Incontri casuali con persone, che condividono la sua passione, oltre che circostanze fortuite lo catapultano, alla fine di un lungo percorso, nella Grande Mela. Una scommessa sempre in bilico tra desiderio e realtà. La bellezza della corsa, suo doping naturale, unita all'affiliazione alla grande famiglia della Runners Capriolese, s'intrecciano con la routine e i problemi quotidiani, che una persona qualunque sperimenta. Ma gli consentono di vivere esperienze coinvolgenti, che solo lo 0,01% della popolazione mondiale può annoverare nel proprio bagaglio di ricordi. Correre una maratona non significa solo percorrere 42,195 km. Nemmeno importa con quale tempo. C'è molto di più. Sacrificio, amicizia, viaggi e possibilità di mettersi alla prova costantemente come essere umani e atleti. Anche se non di primo livello. D'altronde nella maratona l'ultimo che arriva... batte il primo in resistenza.