Claudia Mengoli, con questo scritto un po’ diario e un po’ stream of consciousness descrive una parte del percorso che ha affrontato per arrivare a conoscere meglio se stessa. Vero e proprio spartiacque è stato l’approccio con la psico-genealogia, grazie alla quale ha compreso come l’eredità familiare di ciascuno di noi sia influente nelle nostre vite. Spesso viene tralasciata o considerata “roba vecchia”, ma siamo il frutto del nostro passato e non va trascurato. Attraverso la lettura del libro è possibile divenire più consapevoli di se stessi, dei genitori e di coloro che ci hanno preceduto. È il primo passo per "riscrivere la storia”, senza pudori e senza condizionamenti. Come ci insegna l’autrice, che in quest’opera racconta quello che spesso si vuole tacere per non provare imbarazzo. D’altronde, alla fine si tratta solo di esperienza e non vi è nulla di cui vergognarsi o da giudicare. Se si comprende questo, si può cambiare. Da vittime di un destino che a volte pare fin troppo severo, si diventa artefici della propria vita. In questo modo è più facile assumersi le responsabilità delle proprie azioni, senza essere gestiti inconsapevolmente da pregiudizi e traumi. È dunque un libro catartico che, con esempi di vita realmente vissuta, ci fa riflettere e ci porta a contatto con la nostra interiorità. È uno strumento efficace per conoscere il nostro mondo interiore, che è enigmatico e allo stesso tempo attraente.