In questo racconto autobiografico colpisce l’equilibrio nell’esposizione delle enormi sofferenze provocate dalla scoperta del cancro, delle angosciose incertezze sull’efficacia delle cure e degli interventi, delle sfibranti attese dei responsi, così come la forza cosciente nell’affrontare e superare impreviste e difficoltose situazioni. E ancora la serenità nel ricercare e trovare gli indispensabili conforti nelle cose più reali e vicine: gli affetti e la natura. Per quanto riguarda invece la descrizione dei “ricordi” colpisce la sincerità e l’onestà della narrazione. E’ un libro che si legge volentieri e che promuove nel lettore il desiderio di ripercorrere il proprio lungo viaggio, pur nella varietà delle situazioni vissute dovute a differenti momenti storici e convinzioni politiche e religiose.Giovanni Lazzeretti