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“Chi vede nella moda soltanto la moda è uno sciocco”, sentenziava Honoré de Balzac nel 'Trattato della vita elegante'. Moda significa modo di atteggiarsi, di agghindarsi. Con questo termine, soprattutto se guardiamo al passato, solitamente ci si riferisce alla classe blasonata ma le tendenze del costume, seppure in ritardo e modificate, di fatto coinvolgono anche i ceti più bassi. Il Quattrocento fu un'epoca di grandi cambiamenti e innovazioni, tanto da decretare per alcuni il passaggio dal Medioevo all'Età Moderna. Nei primi decenni di tale temperie socio-culturale la moda risente ancora del…mehr

Produktbeschreibung
“Chi vede nella moda soltanto la moda è uno sciocco”, sentenziava Honoré de Balzac nel 'Trattato della vita elegante'. Moda significa modo di atteggiarsi, di agghindarsi. Con questo termine, soprattutto se guardiamo al passato, solitamente ci si riferisce alla classe blasonata ma le tendenze del costume, seppure in ritardo e modificate, di fatto coinvolgono anche i ceti più bassi.
Il Quattrocento fu un'epoca di grandi cambiamenti e innovazioni, tanto da decretare per alcuni il passaggio dal Medioevo all'Età Moderna. Nei primi decenni di tale temperie socio-culturale la moda risente ancora del linearismo verticale trecentesco tipicamente gotico mentre, progredendo verso le soglie del Cinquecento, l'abbigliamento, così come il tipo fisico, assume una connotazione spiccatamente rinnovata. Questa ricerca intende prendere in esame il costume italiano nel XV secolo, analizzando gli abiti femminili, maschili e infantili, insieme agli accessori, ai tessuti e ai colori, attraverso lo studio correlato di reperti originali, documenti, leggi suntuarie e fonti iconografiche. L'autrice tenta così di evidenziare la complessa struttura sartoriale dei principali capi in uso nelle varie classi sociali, proponendo anche ricostruzioni di propria creazione, svelando il valore e il significato che al tempo veniva attribuito all'apparire.

“He who sees only fashion in fashion is a fool”, proclaimed Honoré de Balzac in his Treatise on Elegant Living. Fashion means way of taking an attitude, way of primping. This term, especially if we consider the past, is usually referred to the aristocracy, yet the costume trends, even though delayed and modified, actually affect the lower class too.
The 15th century was an age of sweeping changes and innovations, to such an extent that, according to some, it caused the transition from the Middle Ages to the Modern Era. During the first decades of the aforementioned socio-cultural context, fashion was still conveying the 14th c. vertical linearity, typical of the Gothic style; on the other hand, by approaching the threshold of the 16th c., the attire, as well as the physical type, assumed clearly renewed overtones. This rasearch aims to investigate the 15th c. Italian costume, exploring the male, female and infant clothing, together with their accessories, textiles and colors, by means of an interrelated study of original relics, documents, sumptuary laws and iconographic sources. Thus the author attempts to highlight the complex sartorial structure of the main garments used by the different social classes, also presenting a few replicas, entirely handmade by herself, unveiling the value and the meaning ascribed to appearance at that time.

L'autore
Paola Fabbri è diplomata in “Disegno del figurino e storia del costume” presso l’Istituto Marangoni Fashion e Design di Milano. Nel mondo del living-history è stimata sia in Italia che all'estero per l'elevato livello di accuratezza delle proprie creazioni sartoriali, raggiunto dopo oltre 20 anni di ricerche ed esperimenti ricostruttivi. Fin dal 2003 è impegnata come relatrice in conferenze sul tema dell’abbigliamento storico maschile e femminile, in particolare per i secoli compresi tra XIII e XVI; nel 2005 ha avviato una stretta collaborazione con la Dott.ssa Lucia Portoghesi, nell'ambito del restauro del corredo funebre di Gregorio VII (X secolo) e di Diego Cavaniglia (XV secolo). Del farsetto appartenuto a quest'ultimo ha prodotto una replica fedele in ogni dettaglio, oggi conservata unitamente all'originale presso il Convento di San Francesco a Folloni di Montella (AV).