I racconti de La morte nel bicchiere nascono da una felice collaborazione dell’autrice col quotidiano Il Mattino, per il quale ha scritto un racconto giallo alla settimana nei mesi estivi. Appassionante è la figura del commissario Criscuolo: l’amore sviscerato per la sua città, Napoli, la curiosità, la passione per l’arte, il senso del dovere, l’ipocondria quasi congenita. All’apparenza apatico, rientra in quella categoria di investigatori particolarmente portati allo studio dei personaggi. Una buona conoscenza della psicologia criminale, insieme a una memoria eccezionale che gli consente di congelare nella mente persone, luoghi, oggetti, lo porta a chiudere il cerchio attorno al colpevole spesso con un’intuizione di geniale sintesi. Ma protagonisti delle storie sono anche i Quartieri Spagnoli, che conservano una capacità di socializzazione, tolleranza e ironia, che permettono di costruire personaggi reali fuori dagli stereotipi.