Il poema De Rerum Natura, scritto da Lucrezio e pubblicato postumo da Cicerone, è l’originale trasposizione in versi della dottrina filosofica epicurea. Il volume è diviso in sei libri disposti a coppie: i primi due riguardano la fisica atomistica, il terzo ed il quarto la psicologia, gli ultimi due alla storia del cosmo e dell’umanità; ed ognuna di queste coppie si chiude con un quadro impressionante di dissoluzione. In Lucrezio la scoperta della verità si fonde con la coscienza della fragilità dell’uomo proponendo agli uomini del suo tempo una strenua lotta contro le passioni e contro ogni forma di superstizione. Il maggiore ostacolo su questa strada di salvezza è rappresentato dalla religiosità ufficiale, incapace di rinnovarsi.