Questo saggio di semantica discorsiva riassume l’insieme delle ricerche condotte da Marie Veniard sulla nominazione degli eventi in relazione al fatto che, come dice lei stessa in apertura del volume, l’«accadere di un evento perturba l’ordine naturale delle cose e impegna le comunità interessate a fare un lavoro semantico. Si cerca, infatti, di “dare un senso” a questa frattura, di annullarla, di ridurne la portata fino ad assorbirla in una nuova normalità di vita». A tal proposito, l’autrice analizza il lessico che si è diffuso nella stampa francese per nominare la guerra in Afghanistan del 2001 e le proteste dei lavoratori francesi dello spettacolo nel 2003-2004. Quanto viene detto a proposito di queste parole e della loro circolazione nello spazio mediatico ci aiuta a comprendere meglio non solo i discorsi esaminati nel libro ma anche le vicende mediatiche recenti legate a situazioni conflittuali come la guerra/lotta al Covid-19 o le proteste dei ristoratori e dei commercianti in reazione alle misure imposte dal governo italiano per far fronte alla pandemia.