I sentieri dell’anima, scoperti in un affascinante viaggio introspettivo, sono il tema dell’ultimo romanzo del giovane e talentuoso scrittore Alessandro Cadelano nato il 02/10/1977 a Terralba e residente a San Gavino Monreale che, dopo il successo “Il Risveglio del re”, primo atto della trilogia “I quattro elementi”, ha scritto una nuova e avvincente opera: “La pace di un Angelo”. Il romanzo manifesta il bisogno di ritrovarsi e riscoprire le radici profonde della nostra esistenza attraverso la testimonianza di un angelo. Protagonista è una giovane donna, rimasta vittima di un incidente mortale che resta intrappolata all’interno delle mura ospedaliere nell’attesa di scoprire quale sia la sua vera missione. La storia ci rapisce e ci conduce in un viaggio spirituale alla scoperta delle profondità più recondite dell’anima, del proprio io, in una ricerca disperata di forze, apparentemente nascoste, che possono alimentare l’autostima e dare uno slancio nuovo alla nostra vita. Il perdono è il messaggio celato in tutto il percorso spirituale della protagonista e rappresenta il filo conduttore di tutta l’opera narrativa. Una scelta umana il perdono che, nella vita terrena, appare a volte troppo ardua da metter in pratica ma che, se fatta, premia il coraggio, innalza l’animo umano e permette di vivere con dignità e rispetto del proprio io. Marcella Pistis (giornalista de L’Unione Sarda e La Gazzetta del Medio Campidano) Un incidente mortale, un brusco risveglio all’interno delle quattro mura di un ospedale e da quel momento per Grace inizia la sua vera “vita”. Affrontare delle verità che appartengono all’essere umano che da sempre si rifiuta di accettare e trovare il modo per trovare quella pace che anche un angelo si deve conquistare, sarà il suo obbiettivo principale anche se questo vorrà dire scontrarsi con numerose difficoltà. Non ti dirò mai la frase “ti amo” come fanno tutti gli uomini con le proprie amate. Tu devi essere unica in tutto. Ti regalerò un libro con all’interno solo fogli bianchi e insieme scriveremo quello che proviamo l’un l’altro con dell’inchiostro bianco, l’unico in grado di riportare le giuste parole, quelle che giungono al cuore, quelle invisibili che solo due che si amano riescono a leggere… Pagg. 70