Ci comportiamo come se fossimo immortali, ma in realtà viviamo tra la vita e la morte molto più spesso di quanto immaginiamo. Damir Kosara ci porta in una storia che sa tanto di vita, di vita voluta con caparbietà e determinazione, perché, in fondo, alternative non ne abbiamo, se non la rinuncia.
Da un’infanzia inutilmente dolorosa il protagonista sviluppa capacità forse innate, ma senz’altro sviluppate, coltivate e acuite per cercare non di sopravvivere ma di vivere nonostante tutto e nonostante la cattiveria di chi più dovrebbe amarci in ogni caso.
Tra salti temporali si dipana la storia di Dember, un uomo coraggioso e generoso, morto e rinato tante volte, quelle necessarie per vivere consapevolmente.
Damir Kosara nasce il 5 luglio 1977 a Mondovì (CN). A 13 anni decide di studiare a Savona all’istituto tecnico nautico, dove si è diplomato con la qualifica di Capitano di lungo corso. Dopo un meraviglioso anno in marina militare ha iniziato a lavorare in piscina dove è stato un appassionato insegnante di nuoto, soprattutto con i bambini timidi, “problematici” e disabili con molta sensibilità ed empatia. In seguito a un incidente in piscina ha riportato delle lesioni che lo rendono invalido. Per questo è stato affidato agli assistenti sociali che lo fanno partecipare a progetti di recupero e reinserimento sociale a Roccaforte Mondovì. Con un’attrazione irresistibile per l’acqua, quasi fosse il suo ambiente naturale, è diventato, senza saperlo, apneista a cinque anni.
Da un’infanzia inutilmente dolorosa il protagonista sviluppa capacità forse innate, ma senz’altro sviluppate, coltivate e acuite per cercare non di sopravvivere ma di vivere nonostante tutto e nonostante la cattiveria di chi più dovrebbe amarci in ogni caso.
Tra salti temporali si dipana la storia di Dember, un uomo coraggioso e generoso, morto e rinato tante volte, quelle necessarie per vivere consapevolmente.
Damir Kosara nasce il 5 luglio 1977 a Mondovì (CN). A 13 anni decide di studiare a Savona all’istituto tecnico nautico, dove si è diplomato con la qualifica di Capitano di lungo corso. Dopo un meraviglioso anno in marina militare ha iniziato a lavorare in piscina dove è stato un appassionato insegnante di nuoto, soprattutto con i bambini timidi, “problematici” e disabili con molta sensibilità ed empatia. In seguito a un incidente in piscina ha riportato delle lesioni che lo rendono invalido. Per questo è stato affidato agli assistenti sociali che lo fanno partecipare a progetti di recupero e reinserimento sociale a Roccaforte Mondovì. Con un’attrazione irresistibile per l’acqua, quasi fosse il suo ambiente naturale, è diventato, senza saperlo, apneista a cinque anni.