All'inizio e durante la maggior parte del percorso di educatore e di pedagogista di Sergio Neri la parola e il concetto di inclusione, così come si presentano nella riflessione pedagogica contemporanea, non erano ancora stati pienamente messi a punto.
Il volume di Serenella Dalolio documenta invece come non sia per niente una forzatura discutere della “pedagogia inclusiva” di Sergio Neri. Certo, inizialmente i termini di Sergio sono altri: richiamano l'idea di inserimento, propugnano l'integrazione, rivendicano i diritti dell'uguaglianza e della diversità degli handicappati. Ma costruiscono fin dall'inizio, con lucidità e coerenza, il progetto di una società dell'inclusione in cui donne e uomini tutti, a partire dalle persone con disabilità, possono sviluppare appieno le loro singolarità nel contesto di una comunità fattivamente accogliente, attenta al contributo delle famiglie e delle istituzioni, legata ai valori dell'ambiente.
L'autrice documenta puntualmente la storia dell'azione educativa e della parallela riflessione pedagogica di Sergio Neri nel decennio dai primi anni '60 ai primi anni '70: l'incontro con la pedagogia attiva francese, la progettazione e la realizzazione di un modello innovativo di colonia di vacanza, la conduzione dell'Istituto Charitas...
Il volume è concreto ed essenziale come Neri lo avrebbe sicuramente voluto: si muove attraverso la narrazione di fatti, la presentazione di documenti, la raccolta di testimonianze. Costituisce una raccolta preziosa di materiali attorno ad un pedagogista che nella ricerca dell'inclusione vera ha costruito la sua esperienza educativa.
Il volume di Serenella Dalolio documenta invece come non sia per niente una forzatura discutere della “pedagogia inclusiva” di Sergio Neri. Certo, inizialmente i termini di Sergio sono altri: richiamano l'idea di inserimento, propugnano l'integrazione, rivendicano i diritti dell'uguaglianza e della diversità degli handicappati. Ma costruiscono fin dall'inizio, con lucidità e coerenza, il progetto di una società dell'inclusione in cui donne e uomini tutti, a partire dalle persone con disabilità, possono sviluppare appieno le loro singolarità nel contesto di una comunità fattivamente accogliente, attenta al contributo delle famiglie e delle istituzioni, legata ai valori dell'ambiente.
L'autrice documenta puntualmente la storia dell'azione educativa e della parallela riflessione pedagogica di Sergio Neri nel decennio dai primi anni '60 ai primi anni '70: l'incontro con la pedagogia attiva francese, la progettazione e la realizzazione di un modello innovativo di colonia di vacanza, la conduzione dell'Istituto Charitas...
Il volume è concreto ed essenziale come Neri lo avrebbe sicuramente voluto: si muove attraverso la narrazione di fatti, la presentazione di documenti, la raccolta di testimonianze. Costituisce una raccolta preziosa di materiali attorno ad un pedagogista che nella ricerca dell'inclusione vera ha costruito la sua esperienza educativa.